giovedì 3 aprile 2014

Oggi si studia

Si fa presto a dire sapone

Non si può sempre praticare ,ma si deve anche studiare . Ed io oggi mi sono fatta un altro po' di cultura sul sapone  e stavolta ho imparato le tecniche di quello liquido , che avevo già messo in pratica , ma non contenta del risultato ho voluto approfondire ed infatti , ho scoperto che dovevo abbassare la percentuale di soda per ottenere una dliuizione simile a quella dei saponi commerciali . E quindi vai di spignattamento , in questo caso di shakeramento , perchè ho dovuto agitare il composto in due bottiglie di plastica contemporaneamente . Se dovessi fallire con i saponi ho un futuro da barwoman . 
Ma torniano alle cose serie.
La mia prossima saponificazione sarà dedicata ad un ' erba officinale dal profumo inconfondibile ed unico : la lavanda e qui vi voglio e  , soprattutto , vi devo dare un po' di informazioni .
La lavanda è una pianta che appartiene alla famiglia della Lamiaceae e comprende 40 specie diverse tra cui la comune lavanda. 
E'  conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà , antisettiche , analgesiche, battericide vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un leggero sedativo.
In aromaterapia , viene utilizzata sotto forma di olio essenziale come antidepressivo , tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassare.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria.
Io invece li metterò nel sapone sia per un fatto estetico sia perchè non userò coloranti minerali o vegetali , non ancora , in questo modo  i piccoli fiori darano un tocco di classe in più alle mie creazioni . Non vedo l'ora di cominciare !!!!

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