domenica 15 giugno 2014

"La lontananza sai ,è come il vento

Ti fa dimenticare chi non s'ama" 
Cantava Domenico Modugno un cinquantennio fa,forse qualcosa di più. Ed io mi rendo conto che sono stata troppo lontana da questo mio spazio privato,ma il tempo non è abbastanza sufficiente per soddisfare tutte le mie esigenze personali,e poi quando c'è una bimba piccola nella tua vita ed un altro cucciolo in arrivo,hanno loro la priorità. Non per questo il mio cervello si è spento  ,anzi nei piccoli spazi di riposo fisico ,lui non dorme mai e cerca sempre nuove idee.
Nel frattempo non ho smesso di produrre,anzi ho creato per me i gessetti alla citronella per tenere lontane le zanzare e devo dirvi che per il momento funzionano...nessun ronzio fastidioso,nessuna bolla,nessun prurito. 
Per coloro che non conoscessero le proprietà di quest'erba ecco alcune notizie: 
Stimolante: l’olio essenziale di citronella esplica le sue attività stimolanti sul sistema nervoso: genera uno stato di calma, rilassamento e ottimismo, allontana i pensieri tetri che dispongono l'animo alla depressione e alla tristezza. Svolge un'azione positiva in caso di mal di testa dovuto a tensione nervosa, stress, stanchezza psicofisica e sugli stati di deconcentrazione. Utilizzato quando si guida per molte ore, alcune gocce sul fazzoletto, stimola l’attenzione del guidatore.
Antivirale è un eccellente rimedio contro virus influenzali e parainfluenzali, febbre, le infezioni polmonari che causano tosse, e le enterocoliti.
Antizanzare, se diffuso negli ambienti, è il rimedio d’eccellenza contro le zanzare e per prevenire morsi e punture di insetti fastidiosi. Mettendone un po' su dei batuffoli di cotone e riposti negli armadi e nei cassetti, aiuterà a tenere lontano le tarme e profumerà gradevolmente gli indumenti.
Antispamodico: rilassa la muscolatura, è perciò indicato in caso di spasmi, crampi addominali, per la colite diarroica e in generale per tutti i dolori muscolari.
Deodorante: come tutti gli olii essenziali svolge un’azione antisettica sui batteri, soprattutto quelli che provocano i cattivi odori. Se diluito 2 gocce nell'acqua del pediluvio è efficace contro l’eccessiva sudorazione. Se usato qualche goccia nello shampoo, svolge un’azione purificante sul cuoio capelluto, in caso di capelli grassi e seborrea.
 Per quel che riguarda ,invece gli altri tipi di oli è bene sottolineare che a seconda del grado di volatilità,  vengono suddivisi in tre famiglie e precisamente con note di Testa, con note di Cuore, con note di Base. 
Gli oli con note di Testa sono i più volatili, sono dinamici, attivi estroversi, con vibrazioni alte e fresche, agiscono a livello spirituale ed eterico.  
Tra questi annoveriamo: Arancio, Bergamotto, Eucalipto, Limone, Menta ecc. 
Gli oli con note di Cuore sono mediamente volatili,intensi, armonizzanti, sensuali, agiscono sul piano emozionale. 
 Gli oli con note di Base sono poco volatili, agiscono sul piano corporeo con una vibrazione più profonda; sono calmanti stabilizzanti, balsamici con un aroma forte e permanente
Tra questi annoveriamo: Camomilla, Gelsomino, Lavanda, Neroli, Rosa ecc 
Attivi sul cuore, ottimi per la pelle. 
Questa precisazione nasce dall'esigenza di spiegare a chi ha acquistato o acquisterà i prodotti :non tutti i profumi sono permanenti o persistenti nel tempo ,soprattutto quelli naturali.
Detto questo mi auguro che il tempo sia benevolo con me e che si moltiplichi invece di sottrarsi ,così da potervi aggiornare ancora . A presto, spero !!!

domenica 11 maggio 2014

Buona festa della mamma

Ieri è stata una giornata molto impegnativa,anzi lo è stata tutta la settimana,dopo che ho scoperto di aspettare un altro cucciolo sono letteralmente caduta in trance,nel senso buono del termine eh?Chi mi conosce e sa la mia storia sa cosa intendo.
Insomma mi sono ritrovata alla vigilia della festa della mamma senza aver neanche iniziato il secondo sacchettino e senza aver preparato nessun campioncino,in alto mare praticamente. Mentre la piccola peste faceva colazione ciucciando il suo biberon di latte , ho riempito i barattolini con i vari prodotti e sono arrivata ad un terzo del lavoro . Dopo aver trangugiato un piatto di spaghetti col pomodoro e dopo aver accompagnato sull'uscio della porta papà e figlia diretti dai nonni, ho rassettato alla velocità della luce . Poi ho fatto due giri su me stessa , con la speranza di ritrovarmi col costumino rosso e blu , l'acconciatura cotonata e il diadema sulla testa di wonder woman , ma quando ho aperto gli occhi ero ancora in pigiama e i miei capelli sembravano  un istrice spiaccicato sull'asfalto. La delusione non l'ho fatta durare molto, mi sono armata di ago e filo, di pazienza e tenacia ed ho iniziato a cucire. Sembravo una schizzata, non sono riuscita neanche a contarle le volte che il filo è scappato dalla cruna dell'ago, e voglio evitarvi i particolari delle parolacce , ma vi assicuro che ne son volate tante  , fortuna che nessuno le ha sentite.
Così dopo dieci minuti esatti il secondo sacchettino aveva preso vita e le mie guance erano diventate rosso fuoco . Non mi restava che tagliare i quadrati di juta per ricoprire i coperchi dei barattolini , attaccare le etichette e chiudere i sacchetti ....e hai detto niente , forse è stata la cosa più difficile perchè la juta non è un tessuto che collabora , si irrigidisce e devi costringerla a fare ciò che vuoi con la forza , un po' come me .
Praticamente mi sono ritrovata a combattere ad armi pari , ma per fortuna ho avuto io la meglio su me stessa e  finalmente avevo finito . Non credevo ai miei occhi in neanche un'ora e mezza si era materializzato quel progetto a cui avevo tanto pensato , solo pensato , in questi giorni .
Ed ecco qui , il dentro e il fuori . Pazientemente confezionati , proprio come volevo . E alle 16 sono potuta finalmente correre sotto la doccia e schizzare a fare la spesa , dopo cena ho aspettato che facesse buio, come i ladri,  per uscire sul pianerottolo e mettere davanti alle porte delle vicine le mie creature. Mi sono sentita un po' come Babbo Natale, anche se fuori stagione . Stamattina i sacchetti erano tra le loro mani, spero....

Buona festa della mamma...

lunedì 5 maggio 2014

E se non si ha niente da dire

Meglio tacere.Non è necessario essere prepotenti con le proprie idee e per non rischiare di essere ripetitiva  mi sono presa qualche giorno di pausa   per lasciarmi un po' di tempo da dedicare  alla mia famiglia , in particolare alla mia piccola peste, che in questi giorni ha compiuto un anno .
E poi il progetto della festa della mamma doveva decantare , nel frattempo sono arrivati anche i barattolini di vetro made in  Germany (ormai il corriere è diventato uno di famiglia,viene su e gioca con la bimba)e ho iniziato a cucire il primo sacchetto che sarà il contenitore dei vari campioncini.
Non ho la certezza matematica che riuscirò a finirli entrambi per la prossima domenica : tra la ginecologa e il sindacato questi pomeriggi voleranno e sarò risucchiata dagli impegni, quindi per fare Penelope dovrò ricorrere ai mei superpoteri ed escogitare un piano per triplicare le ore della giornata.
Intanto la Veronica e le sue colleghe , a parte una che ha tappato la lavatrice e bisogna scoprire come abbia fatto , Silvia e Romina sono soddisfatte dei mie prodotti e questo per me è uno stimolo a non fermarmi  e a trovare nuove idee rimanendo sempre nel mio stile. Senza strafare , senza voler per forza far vedere che so fare : poche cose ma buone e soprattutto naturali.

venerdì 25 aprile 2014

Il piacere di regalare

Per questa festa della mamma ho in programma per le mie vicine del pianerottolo un regalino al quale non possono dire di no . Approfittando della festività solleticherò un po' il loro  appetito proponendo i miei prodotti in scala 1 : 25 . L'idea è quella di creare dei cestini con la tela di juta della tovaglia usata per il nostro pranzo di nozze,con i bottoni della suocera , lo spago , dei piccoli barattolini portaspezie ,ordinati on line ad un prezzo stracciatissimo , e ovviamente i miei prodotti . Dalle bombe da bagno ai profumatori , dal detersivo per il bucato , che per la ricetta devo ringraziare la mia amica e collega saponaria Erika , al mio detergente per il bagno miracoloso. Saponi e saponette non potranno e dovranno mancare perchè è da lì che è nato tutto.

Adoro la tela juta perchè è un materiale completamente biodegradabile e naturale al 100% , reciclabile e bella da vedere e soprattutto un imballaggio originale per i mei saponi.

Così come il vetro che con la sua trasparenza mette a nudo la verità sul suo contenuto ed anche se non è naturale al 100% è reciclabile all'infinito ed è un ottimo contenitore per le materie delicate e deperibili, proprio come lo sono i miei prodotti , di cui vado fiera . 
Vedere le persone soddisfatte delle materie che usano , perchè non inquinano ma soprattutto perchè risparmiano , mi mette allegria ed è un continuo stimolo nel voler fare sempre meglio.
Perciò da lunedì si comincia col taglia  e cuci in attesa della prossima festa!

martedì 22 aprile 2014

Dopo la Pasqua...

Si dice che sia ancora festa

Ed io , per onorare il detto ,  mi sono presa qualche giorno di vacanza , prima di ricominciare la mia attività saponaria . Si può dire saponaria?
Nel frattempo , non mi sono allontanata completamente dal mio mondo , anzi in questi giorni mi è capitato sotto gli occhi , non solo il mio oculista al quale ho dovuto mollare 120 eurini per una visita approfondita , ma anche questo film  "Gran Bollito ", che racconta di una serial killer che di mestiere faceva la saponaria e usava i cadaveri per fabbricare il suo sapone.
Quando si dice che le cose cascano a fagiolo , ma per fortuna di somiglianze e di assonanze ce ne sono ben poche tra me e lei .
Di una cosa solo posso farmi vanto , che il sapone di casa mia è fatto esclusivamente con olio d'oliva, un ottimo ingrediente non solo da portare in tavola ma da usare anche per l'igiene personale e la preparazione dei cosmetici . Grazie alle sue proprietà nutritive , emolienti ed idratanti è considerato il migliore tra tutti gli olii per la sua composizione che è simile a quella del sebo che è presente naturalmente nell' epidermide . Ed io queste proprietà ho avuto la fortuna di scoprirle e soprattutto di farle scoprire anche ai più scettici .
Il sapone di Marsiglia non solo è conosciuto come un ottimo prodotto per il bucato ma è anche indicato per la cura dell'igiene personale di tutto il corpo , anche delle zone intime perchè rispetta il ph di queste parti e previene sia le irritazioni che  le allergie .
Ma vi siete mai chiesti le nostre nonne come si lavavano quando non esistevano ancora il bagnoschiuma , lo shampoo , i detergenti intimi ? Facevano tutto con un solo prodotto e a dir la verità io non ho mai sentito nessun cattivo odore provenire dalla mia nonnina , neanche alla veneranda età di 92 anni , perchè per lei bastava il suo sapone e la sua pelle e i suoi capelli non dimostravano certo quasi un secolo .
Certo è che non ci si può lavare con il primo panetto di sapone che ci capita a tiro ,  bisogna leggere sempre bene le etichette e valutare che sia vegetale al 100% e se proprio non ci fidiamo di quello che c'è scritto nessuno ci vieta di farci il sapone con le nostre manine sante .
Beh detto questo vi saluto che dopo la visita oculistica ho le pupille talmente dilatate che sembro il gatto con gli stivali . Buonanotte e alla prossima insaponata !

mercoledì 16 aprile 2014

Arieccomi con le bombe

Non sapevo cosa fossero fino a quando non mi son fatta un giretto in rete ed ho scoperto che ero l'unica tra le saponarie ad ingnorare l'esistenza di queste pasticche da bagno effervescenti,dette bombe da bagno. Il nome all'inizio mi suonava un po' strano , non so perchè ma mi venivano in mente i gavettoni che si fanno al mare nel giorno di ferragosto. Beh più o meno la festa è quella, perchè quando le metti in acqua sono divertentissime per i bimbi e rilassantissime per i grandi.
Quelle in foto sono al profumo di lavanda e colorate con l'ossido minerale blu. 
Gli ingredienti sono semplicissimi: bicarbonato, acido citrico ,amido di mais ed acqua ; il  difficile sta nell'essere veloci nel comporle , non devono frizzare e bisogna tenerle "ferme" negli stampi , perchè sono un po' birichine , si espandono ovunque.
Ed io no lo sapevo ,tant'è che mi è venuta la sudarella mentre cercavo faticosamente di spingerle giù ,mentre loro prepotentemente salivano su , ed ho pensato "ma oggi non era meglio se andavo fuori a farmi una bella passeggiatina?"
Eheheheh , ma io  non mi sono arresa , a costo di starci seduta sopra ,dovevo arrivare fino in fondo , e così  loro hanno capito con chi avevano a che fare e sono tornate al proprio posto e dopo due ore erano già asciutte , ma ho dovuto aspettare un giorno intero prima di poterle regalare ai bimbi della mia vicina di casa che a quest'ora ormai saranno già belli frizzanti !

giovedì 10 aprile 2014

La mia seconda , prima volta

Sì , perchè la seconda volta è sempre la migliore , in tutti i campi .
E' la seconda volta che faccio il sapone e devo dire che , anche se non mi sono sbizzarrita molto nelle forme e nei colori , sono molto soddisfatta :il classico vince sempre .
Sapone alla lavanda con semi , colorante minerale e olio essenziale di lavanda demeter
Poi diciamoci la verità non si può stare lì a limare e aggiustare un prodotto fatto con le proprie mani , si snaturerebbe il senso dell'artigianato . E' proprio questa la bellezza : l'irregolarità .

Per quelle seguenti invece mi sono affidata agli stampi in silicone e vi dirò che non mi è molto piaciuto il risultato , sembrano molto commerciali , però non sono venute proprio male
A sinistra fiori all'olio essenziale , a destra semisfere poggiate su base di fiori , profumate alla lavanda
Bene ora non resta che aspettare le famose 4 settimane , e poi testeremo il risultato !
Pazienza , ci vuol pazienza !

mercoledì 9 aprile 2014

La lista dei clienti

No, non sono scappata , nè sono esplosa durante i miei esperimenti . Sono ancora viva :).
Sono stati due giorni un po' impegnativi , mi sono piovute addosso un po' di richieste e ho dovuto spignattare a più non posso per accontentare tutti . Non mi sarei mai aspettata così tanto interesse verso prodotti   faidatè, in genere le persone sono scettiche verso cose che non hanno marca e pubblicità . A prescindere da tutto non funzionano solo perchè la tv non le reclamizza e non saltano fuori dagli scaffali con tutti quei colori sgargianti.
Per non essere da meno, ma per restare nell'ambito del naturale il più possibile , ho "fabbricato" anche le etichette e stilato una scheda informativa sugli ingredienti e sulle norme di sicurezza . Non è stato semplice fare tutto insieme con una peste di 11 mesi e mezzo che vuole stare sempre in braccio. Eppure ci sono riuscita !!!Supermamma .
La soddisfazione più grande però deve ancora arrivare . Oggi , per accontentare anche i più esigenti, ho fatto il sapone alla lavanda ,in varie forme e composizioni . Domani saprò se il risultato sarà gratificante almeno quanto il gesto di rendere solido un ingrediente come l'olio.
Eh sì perchè non c'è cosa più bella che sentirsi dei piccoli chimici  e usare quello che produci con le tue stesse mani. 
Ora vado a nanna che tra una sniffata di lavanda e l'altra sono caduta in estasi. Bye bye.

sabato 5 aprile 2014

Occhio ai prezzi

Oggi pomeriggio mi sono spogliata dei panni di mamma per travestirmi da investigatore : ho preso taccuino e penna , e mi sono recata con mio marito alla ipercoop per fare un'indagine sui prezzi dei prodotti che vengono spacciati per ecologici . E vi dirò che quei prodotti li ho visti con altri occhi , anzi dopo anni li ho "visti " ma soprattutto letti nel prezzo e nell inci . I meno esperti si chiederanno che cos'è questo nuovo termine ed io prontamente ve lo spiego: è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico . 
Mi si è accapponata la pelle sia per il costo sia per tutta la chimica che inconsapevolmente ci portiamo a casa e non solo sottoforma , ahimè , di formula .
Non me ne vogliano le aziende produttrici ma , da quando mi fabbrico da me quello che mi serve per l'igiene in generale , ho acquisito non solo un po' di cultura a riguardo ma anche un po' più di coscienza che mi permette di dare un giudizio non proprio positivo . Innanzitutto vorrei partire dal packaging . Se si vuole essere attenti all'ambiente e al risparmio , si dovrebbe utilizzare la formula , purtroppo ancora poco diffusa nel nostro paese , della vendita alla spina per tutti i prodotti cosiddetti eco  in modo da ridurre drasticamente la produzione di plastica ,in questo  modo si abbasserebbero anche i costi rendendo l'acquisto più accessibile . Eliminare le etichette , quindi , perchè la pubblicità ormai è ovunque e riportare su una scheda tecnica posta accanto al prodotto in vendita gli ingredienti, il costo e le norme di sicurezza per l'uso . Non mi sembra una cosa irrealizzabile , bisognerebbe avere solo un po' di coerenza quando si sceglie di mettere sul mercato un prodotto a basso impatto ambientale .
Beh dopo questo soliloquio che troverà parecchi pareri discordanti vengo al dunque .
Ho preso visione dei seguenti prodotti :
Detersivo in polvere viviverde coop kg 1,350 x 18 lavaggi 4,08 euro
Winni's lavatrice(eco) lt 1,5 x 25 lavaggi 5,43 euro
Viviverde pastiglie lavastoviglie 390 gr x 26 lavaggi 2,52 euro
Winni's lavastoviglie 750ml x 30 lavaggi 6,44 euro
Viviverde lavapavimenti 1 lt 1,48
Saponetta del mugello(per chi vive da quelle parti sa di chi sto parlando) 65% olio d'oliva e dico 65% 2,92 euro
sapone liquido del mugello 500ml 3,01 euro
sapone liquido del mugello 1 lt 5,44 euro
bagnoschiuma del mugello 500 ml 3,01
sapone marsiglia "I provenzali" all'olio d'oliva (nn eco) 150 gr 1,91 euro
con profumazione agli estratti di frutti 2,42
Tutti con tensioattivi e conservanti per durare decenni negli scaffali e rigorosamente impacchettati in chili e chili di plastica e carta.... e allora mi chiedo che fine ha fatto l'ecologia ?
Mah , sono sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta..peccato che non si può far niente per evitare anche la carta igienica!

giovedì 3 aprile 2014

Oggi si studia

Si fa presto a dire sapone

Non si può sempre praticare ,ma si deve anche studiare . Ed io oggi mi sono fatta un altro po' di cultura sul sapone  e stavolta ho imparato le tecniche di quello liquido , che avevo già messo in pratica , ma non contenta del risultato ho voluto approfondire ed infatti , ho scoperto che dovevo abbassare la percentuale di soda per ottenere una dliuizione simile a quella dei saponi commerciali . E quindi vai di spignattamento , in questo caso di shakeramento , perchè ho dovuto agitare il composto in due bottiglie di plastica contemporaneamente . Se dovessi fallire con i saponi ho un futuro da barwoman . 
Ma torniano alle cose serie.
La mia prossima saponificazione sarà dedicata ad un ' erba officinale dal profumo inconfondibile ed unico : la lavanda e qui vi voglio e  , soprattutto , vi devo dare un po' di informazioni .
La lavanda è una pianta che appartiene alla famiglia della Lamiaceae e comprende 40 specie diverse tra cui la comune lavanda. 
E'  conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà , antisettiche , analgesiche, battericide vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un leggero sedativo.
In aromaterapia , viene utilizzata sotto forma di olio essenziale come antidepressivo , tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassare.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria.
Io invece li metterò nel sapone sia per un fatto estetico sia perchè non userò coloranti minerali o vegetali , non ancora , in questo modo  i piccoli fiori darano un tocco di classe in più alle mie creazioni . Non vedo l'ora di cominciare !!!!

mercoledì 2 aprile 2014

Vi presento sua maestà ...l'acido citrico

Non sono più io la regina della casa , ma lui .
Con le sue proprietà sgrassanti , decalcarizzanti e antibatteriche sostituisce perfettamente i detergenti più comuni per pulire i servizi igienici e le parti in acciaio della cucina e i vari anticalcare , a mio avviso molto nocivi per i vapori che emanano durante la posa . 
Io l'ho chiamato il mio tre in uno . 
Con l'aggiunta dell' amido di mais diventa un ottimo gel , che può essere trasferito in uno spruzzino per facilitarne l'applicazione . L'ho fatto conoscere anche alla mia vicina di casa con una prova dimostrativa della sua efficacia e non solo ha rimosso il calcare depositato da mesi sui pannelli in vetro della doccia ma ha riportato in vita le ceramiche del bagno . Oltre a questo ha voluto anche il detersivo per il bucato e ha ordinato il detersivo per la lavastoglie , di quest'ultimo è rimasta ancora più entusiasta , e non dico bugie , le si leggeva in volto la soddisfazione di avere finalmente un buon prodotto che fosse anche un buon cura lavastoviglie. 
Ma torniamo all' acido citrico . Oggi è stata una giornata davvero piena , ma ho comunque trovato il tempo per dimostravi che le mie non sono solo chiacchiere e mentre facevo le pulizie ho scattato qualche foto , prima dell'applicazione del gel
 durante , il tempo di posa è brevissimo
 e dopo
E non solo , i miei sanitari splendono  e sono igienizzati grazie all'azione antibatterica dell' acido citrico

 la cosa più soddisfacente è che, non solo risparmio litri e litri di acqua per il risciacquo per lavare via la schiuma ,perchè ne basta davvero poca , ma non si formano più i depositi di calcare:  l'acqua e i saponi scivolano via . Bye bye Viakal.
Ed eliminando l'amido , che serve per creare la consistenza gelatinosa ,lo posso usare anche sulle parti in acciaio della cucina. A pranzo , come spesso accade un po' a tutte , mentre cucinavo la pasta il bollore ha fatto fuoriuscire un po' d'acqua che si è praticamente cotta : )
 ho spruzzatto un po' del mio sgrassatore
 ed ecco il risultato
Beh non potete dire che racconto favole  e per chi volesse saperne di più o per chi fosse impaurito dalla denominazione di acido può dare un occhiata a questo link dove vengono descritte la composizione , la derivazione , le proprietà , e gli usi sia nella cosmesi che nei detergenti 
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_citrico
Ora vi lascio , sono un po' stanchina .

martedì 1 aprile 2014

Meglio di una limonata fresca

Sto parlando del mio nuovo esperimento : il detersivo per la lavastoviglie .
Non sono dovuta andare più lontano del mio frigorifero per realizzarlo : è bastata una spremuta di limoni , il sale , l'aceto e l'acqua e la pazienza di mio marito che detesta la puzza dell' aceto . Ma se vogliamo risparmiare ed essere ecologici occorre fare un po' di sacrifici e tapparsi il naso .
Voi  penserete "tutto bello quello che ci racconti ma dove sono le prove ?"  Ehehe ce l'ho , ce l' ho . Oggi pomeriggio al rientro dalla passeggiatina al parco con mia figlia non rideva solo il maialino portaspugna , ma anche la mia lavastoviglie e soprattutto le mie stoviglie . Questo è il carico di oggi , da notare il sugo appiccicato sulla padella
 

Dopo il lavaggio risplendeva tutto , neanch'io credevo ai miei occhi , e la prima cosa che ho fatto è stata quella di controllare l'acciaio . La pentola si esprime al posto mio : )
  
 
e la lavastoviglie è pulita fuori e dentro !!!

lunedì 31 marzo 2014

C'era una volta il detersivo liquido

Adesso c'è quello in polvere

Bianco come la neve.
Quando ho scoperto che potevo autoprodurre il detersivo per i panni , ho fatto molti tentativi : prima di fabbricarmi anche il sapone , ho provato varie marche , quando lo scioglievo aveva una consistenza terrificante: gelatinosa e viscida  e la mia psiche , per questo , è stata messa a dura prova . Per fortuna mi sono risparmiata le sedute dallo psicanalista e quando ho iniziato a saponificare , ho capito , che meglio del mio prodotto  non esisteva niente in commercio . E così ho abbandonato l'idea di velocizzare il processo per creare un detersivo liquido : per fare le cose per bene bisogna aver pazienza ed io , vi dirò , che ce la sto mettendo davvero tutta . Ero anche molto scettica sul fatto che potesse avere buoni risultati polverizzandolo semplicemente e miscelandolo a qualche ingrediente che avevo a disposizione nella dispensa  e così ho continuato a far bollire litri e litri d' acqua ottenendo però sempre diverse consistenze , ma mai vicine a quella che desideravo . Un giorno , sficcanasando in rete , ho trovato una ricettina che mi permetteva non solo di velocizzare la produzione ma di ottenere anche un buon risultato visivo sui miei asciugamani ingialliti dai prodotti chimici . Eh sì care donne , tutte quelle sviolinate sul bianco splendente rimangono solo sviolinate ed anche i tubi della lavatrice dopo anni di violenze soccombono al volere della chimica . Il mio detersivo , pur essendo in polvere non lascia residui nei tubi e né sui capi colorati , si scioglie anche a basse temperature e non  ha bisogno di ammorbidente grazie all ' aggiunta del bicarbonato di sodio. E a testimoniarlo sono i miei poveri asciugamani che dopo anni di torture sono ritornati al loro autentico splendore. Una volta scoperto e provato non torni più indietro .

domenica 30 marzo 2014

Al supermercato...

La versione eco dell' Ajax

Quante di voi , davanti allo scaffale dei detersivi per i pavimenti ,  hanno trascorso almeno mezz'ora a sentire le fragranze e a leggere le etichette?

Sono ben 5 mesi che non mi pongo più il problema , anzi quando ci passo davanti ho sempre un ghigno sprezzante verso tutte quelle belle bottiglie colorate  e penso " con me avete chiuso , siete tutte uguali !!!"
Se penso  a tutto il tempo sprecato a " sniffare " le svariate profumazioni e soprattutto ai soldi che ho speso , ne odoravo talmente tante che alla fine non sapevo quale portarmi a casa . E mi perdevo nei meandri delle finte essenze . 
Poi ho conosciuto lui : il sapone di marsiglia , il mio fedele amico e grazie a lui  , oggi il mio detersivo profuma finalmente come voglio e posso cambiare ogni giorno : menta , lime , lavanda , arancia , cannella . 
Avendo una bimba piccola , poi , l' igiene è importantissima e anche se  i disinfettanti  commerciali non hanno più spazio nell' armadietto del bagno, perchè mi bastano poche gocce di olio essenziale alla lavanda , sono sicura che il mio pavimento , anche se non è lavato con la "pubblicità " è pulito al 99% . Mi chiederete: " e quell 'altro 1 % ? ". Beh noi a casa camminiamo coi piedi per terra , come tutti i bipedi!

Un po' di storia....

....Non fa mai male



Il Sapone di Marsiglia deriva dal Sapone di Aleppo: un prodotto che rappresenta migliaia di anni di cultura e di storia. La tecnica di fabbricazione originaria della città di Aleppo, in Siria, a base d'olio d'oliva e di alloro, a seguito delle crociate si è diffusa attraverso il bacino del Mediterraneo, passando per l'Italia e la Spagna, per raggiungere Marsiglia.
A partire dal XII secolo a Marsiglia c'erano fabbricanti di sapone che utilizzavano come materia prima l'olio d'oliva prodotto localmente. La soda (all'epoca la parola "soda" designava il carbonato di sodio) proveniva dalle ceneri della combustione di una pianta, la salicornia.
Crescas Davin, nel XIV secolo, è il primo saponaio ufficiale della città. Nel 1593, Georges Prunemoyr superò la fase artigianale, fondando la prima fabbrica marsigliese.
All'inizio del XVII secolo, la produzione dei saponifici marsigliesi soddisfaceva appena la domanda della città e del territorio. Il Porto di Marsiglia riceveva anche saponi da Genova ed Alicante. Ma quando la guerra bloccò l'approvvigionamento dalla Spagna, i saponai marsigliesi dovettero aumentare la loro produzione per poter soddisfare i francesi del nord e gli acquirenti olandesi, tedeschi ed inglesi.
Nel 1660, si contavano nella città sette fabbriche la cui produzione annuale toccava quasi 20.000 tonnellate. Sotto il regno di Luigi XIV, la qualità delle produzioni marsigliese è tale che il "Sapone di Marsiglia" divenne un nome comune.
Si trattava allora di un sapone di colore verde che si vendeva soprattutto in barre di 5 kg o in pani di 20 kg.
Il 5 ottobre 1688 l'editto di Colbert, Ministro della Real Casa di Luigi XIV, regolamentò la fabbricazione del sapone.
Ai sensi dell'articolo III di quest'editto: Non si potrà utilizzare nella fabbricazione di sapone, insieme a barrilla (soda di Spagna), soda o cenere, nessun grasso, burro né altre materiale; ma soltanto puro olio di oliva, e senza mescolanza di grasso, a pena di confisca delle merci.
I saponai dovevano cessare la loro attività d'estate poiché il calore nuoce alla qualità del sapone. Questa regolamentazione garantì la qualità del sapone che ha reso rinomati i saponifici marsigliesi.
Frattanto, fabbriche di sapone si installarono nella regione, a Salon-de-Provence, Tolone o Arles.
Nel 1786, 48 saponifici producevano a Marsiglia 76.000 tonnellate, impiegando 600 operai e 1.500 forzati prestati dall'arsenale delle galere. Dopo la crisi dovuta alla Rivoluzione francese, l'industria marsigliese continuò a svilupparsi fino a contare 62 saponifici nel 1813.
All'epoca la soda si otteneva dall'acqua di mare grazie al procedimento inventato da Nicolas Leblanc.
A partire da 1820, nuovi tipi di grassi furono importati e transitarono per il porto di Marsiglia: gli oli di palma, d'arachide, di cocco e di sesamo che furono utilizzati per la fabbricazione del sapone.
I saponifici marsigliesi subirono la concorrenza di quelli inglesi o parigini, questi ultimi usavano il sego che dà un sapone meno costoso.
All'inizio dello XX secolo, nella città di Marsiglia c'erano 90 saponifici. François Merklen fissò nel 1906 la formula del sapone di Marsiglia:
Quest'industria restò fiorente fino alla prima guerra mondiale quando la difficoltà nei trasporti marittimi mise in serio pericolo l'attività de saponai.
Nel 1913, la produzione era di 180.000 tonnellate ma precipitò a 52.817 tonnellate nel 1918.
Dopo la guerra, i saponifici beneficiano dei progressi della meccanizzazione e la produzione raggiunse le 120.000 tonnellate nel 1938, benché la qualità del prodotto restasse legata ai vecchi procedimenti di fabbricazione.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Marsiglia garantiva sempre la metà della produzione francese, ma gli anni che seguirono furono disastrosi: il sapone fu soppiantato dai detersivi di sintesi ed i saponifici marsigliesi chiusero uno dopo l'altro.
Oggi non resta che un pugno di fabbricanti nella regione.


Fonte Wikipedia

sabato 29 marzo 2014

Piccole anticipazioni

Chi non risica non rosica

Saponetta da 100 gr
Ed io ci voglio almeno provare , così non avrò rimpianti .
Di ritornare in fabbrica non avevo proprio voglia e poi c' è Gaia , è ancora così piccola : ha bisogno di me ed io di lei .Così per dare sfogo alla mia creatività , sotto la spinta di mio suocero , blogger navigato , mi sono detta " non diventerò la signora Dash , ma almeno qualche piccola soddisfazione riuscirò a togliermela "  e poi non si può mai sapere nella vita .  Questo è un piccolo assaggio delle mie produzioni : una saponetta all'olio d'oliva semplice semplice , una base neutra da cui partire alla quale posso aggiungere tutto quello che voglio e che volete , rimanendo nei canoni del biologico e dell ' ecologico , soprattutto . La produzione è al 100 % casalinga ma rispetta tutte le norme igieniche ed è testata personalmente da  me , mio marito e  mia figlia .Non appena saranno disponibili tutti i prodotti avrete una descrizione dettagliata e se vi piaceranno potrete farli vostri .  Ma per questo avremo tanto tempo .

La notte porta consiglio

E' il momento migliore  per dare sfogo alla creatività


Le idee sono tante e prendono forma .Il cervello non si spegne mai , almeno il mio.
Penso a come impostare questa nuova attività , a come renderla appetibile agli occhi dei visitatori : ho tante idee , devo metterle solo in ordine e cercare di non cadere nel già visto . Ma so che vi stupirò con le mie creazioni , datemi tempo , abbiate pazienza , e tra qualche settimana il blog sarà attivissimo e pronto a soddisfare le vostre esigenze . L' autoproduzione richiede impegno e tempo . Scegliere il materiale giusto non è semplice , per creare i saponi basta mezz'ora , ma la stagionatura è lunga ,perciò per chi fosse interessato ai miei prodotti chiedo tempo per l'organizzazione . Vi ringrazio anticipatamente , la vostra attesa sarà largamente ripagata.

venerdì 28 marzo 2014

La ris...coperta del sapone di marsiglia

Tutto è nato durante un cambio di stagione.

Sapete com'è,quando noi donne siamo alle prese con le coperte , i giacconi , i maglioni da lavare , stirare e mettere sottovuoto per non rischiare di trovarli bucati o puzzolenti nella stagione successiva. Da quando è nata Gaia , la mia dolce bimba di 11 mesi,mia suocera mi da una mano in queste faccende , che spesso si tramutano in veri e propri traslochi. A lei affido spesso il compito del lavaggio visto che le piace tanto.Ed è grazie a lei che ho riscoperto il sapone di marsiglia. Le avevo dato una trapuntina , che ha sapientemente lavato a mano. Quando ho rifatto il letto e l'ho messa su ecco che ,l'inconfondibile profumo del sapone di marsiglia , ha "posseduto " tutta la camera da letto ed è  rimasto lì per giorni  e giorni. E allora mi sono chiesta "perché non provare a creare un detersivo liquido proprio con questo ingrediente ?" E così ho scovato informazioni e dopo vari tentativi sono riuscita ad ottenere un buon prodotto. Ma la cosa non mi soddisfaceva completamente perché volevo l'eccellenza , ma soprattutto volevo un prodotto che fosse fatto a mano al 100% e che soprattutto fosse ecologico. E ci sono riuscita .Oggi faccio a casa il sapone e da una semplice combinazione di olio e acqua riesco ad ottenere un'ottima base per moltissimi prodotti per la cura dell'igiene personale e domestica e non sto qui a raccontarvi quanto mi senta più sicura  e felice quando la mia bimba indossa un capo lavato senza prodotti chimici.
Care donne a volte le suocere sono meglio di quanto crediate !